A VOLTE SCALIAMO LA NOTTE
A volte scaliamo la notte
ombra su ombra,
la riempiamo di bordi e ricordi,
di isole e asteroidi rotti.
L'avvolgiamo nel velo segreto d’una luna
mai albeggiata
e la colmiamo di lacrime
fino ad inondare di gennaio l'insonnia.
Saliti all'ultimo scalino della torre,
la veglia diventa eterna
e la memoria cammina in circolo
attorno all'abisso.
Sentiamo
la nudità dell'arco senza freccia,
il tumulto interno dell'osso,
il dolore scheggiato del midollo.
L'anima è allora
un triste muro abbattuto,
la solitudine un lichene
che cresce
tra i resti di un naufragio.
E quando arriva l'alba
ed il caldo del sole
ci mette di nuovo
il salvagente,
c'afferriamo al tempo
e nuotiamo senza tregua verso la costa.
Fernando Luis Pérez Poza